Referenti:
Non compilato

Abstract:
Gli uccelli sono molto sensibili ai cambiamenti ambientali in quanto la loro sopravvivenza dipende da un insieme di elementi legati alla qualità degli habitat, all’integrità e funzionalità degli agro-ecosistemi. Dall'analisi della “Popolazioni di uccelli sensibili ai prodotti fitosanitari” emerge una regolare tendenza alla diminuzione; a partire dal 2011 raggiunge i valori più bassi e, nel 2014, si assesta al 63,34% del valore che aveva nel 2000.
Descrizione:
Gli uccelli sono molto sensibili ai cambiamenti ambientali in quanto la loro sopravvivenza dipende da un insieme di elementi legati alla qualità degli habitat, all’integrità e funzionalità degli agro-ecosistemi.
Per mezzo di monitoraggi estesi e continui, viene fornita una stima dell’andamento di popolazione di specie nidificanti negli habitat agrari mediante il calcolo di un indicatore che rappresenta la media geometrica degli indici di popolazione.
L’indicatore è calcolato con una lista di specie ornitiche selezionata appositamente. La scelta degli uccelli sensibili ai prodotti fitosanitari considera l'esposizione globale ai Prodotti Fitosanitari(PF) delle diverse specie di uccelli delle zone agricole, in base a fattori quali gli ambienti frequentati dalla specie, l'alimentazione nelle diverse fasi di crescita, i luoghi dove viene allevata la prole.
Scopo:
Rilevare gli effetti delle pratiche agricole (con particolare riferimento all’uso dei prodotti fitosanitari) sulla biodiversità attraverso la misurazione della tendenza delle popolazioni degli uccelli.
Stato indicatore:
Attivo
Azioni PAN:
A.5 - Misure specifiche per la tutela dell'ambiente acquatico e dell'acqua potabile e per la riduzione dell'uso di prodotti fitosanitari in aree specifiche (rete ferroviaria e stradale, aree frequentate dalla popolazione, aree naturali protette) (articoli 14 e 15 del decreto legislativo n. 150/2012).
RILEVANZA - L'indicatore:
È di portata nazionale oppure applicabile ai temi ambientali e/o agricoli a livello regionale ma di significato nazionale
È in grado di descrivere il trend in atto e l'evolversi della situazione ambientale e/o agricola
È semplice, facile da interpretare
È sensibile ai cambiamenti che avvengono nel settore agro-ambientale
MISURABILITÀ - I dati utilizzati per la costruzione dell’indicatore sono/hanno:
Adeguatamente documentati e di qualità nota
Comparabili e misurabili nel tempo
Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
SOLIDITÀ - L'indicatore:
È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
È ben fondato in termini tecnici e scientifici
Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
Principali riferimenti normativi e obiettivi:
La normativa vigente non fissa obiettivi legati all’indicatore. Tuttavia, è un indicatore previsto nell'ambito del Piano d’Azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. (DECRETO INTERMINISTERIALE 15 luglio 2015. Modalità di raccolta ed elaborazione dei dati per l’applicazione degli indicatori previsti dal Piano d’Azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari).
DPSIR:
Stato
Tipologia indicatore:
Descrittivo (tipo A)
Indicatori collegati:
Mortalità delle api causata dall'uso dei prodotti fitosanitari;
Agricoltura biologica;
Fasce tampone e altre misure di mitigazione permanenti del rischio per la protezione dei corpi idrici superficiali
Riferimenti bibliografici:
Agresti, A. 1990. Categorical data analysis. John Wiley, New York
Boatman N.D., Brickle N.W., Hart J.D., Milsom T.P., Morris A.J., Murray A.W.A., Murray K.A., Robertson P.A.. 2004. Evidence for the indirect effects of pesticides on farmland birds;
Campedelli T., Buvoli L., Bonazzi P., Calabrese L., Calvi G., Celada C., Cutini S., De Carli E., Forsasari L., Fulco E., La Gioia G., Londi G., Rossi P., Silva L. & Tellini Florenzano G. 2012. “Andamenti di popolazione delle specie comuni nidificanti in Italia: 2000-2011”. Avocetta 36: 121-143;
Gregory R.D., van Strien A., Vorisek P., Mayling A.W.G., Noble D.G., Foppen R.P.B. & Gibbons D.W., 2005. “Developing indicators for European birds”. Philosophical Transactions of The Royal Society, B 360: 269-288;
Gregory, R. D., & van Strien, A. 2010. Wild bird indicators: using composite population trends of birds as measures of environmental health. Ornithol Sci. 9 : 3-22.
Jahn, T., Hötker, H., Oppermann, R., Bleil, R., & Vele, L. 2014. Protection of biodiversity of free living birds and mammals in respect of the effects of pesticides. Im Auftrag des Umweltbundesamtes Deutschland.
Pannekoek, J. & van Strien A.J., 2001. “TRIM 3 Manual. Trends and Indices for Monitoring Dat”a. Research paper No. 0102. Statistics Netherlands, Voorburg, The Netherlands.
Rete Rurale Nazionale & LIPU (2013). Italia – Farmland Bird Index, Woodland Bird Index e Andamenti di popolazione delle specie nel periodo 2000-2012;
Rete Rurale Nazionale & LIPU. 2015. Metodologie e database
Rete Rurale Nazionale & LIPU (2015). Indicatore Popolazioni di Uccelli sensibili ai prodotti fitosanitari aggiornato al 2014.
van Strien A.J., Soldaata L.L., Gregoryc R.D., 2012. “Desirable mathematical properties of indicators for biodiversity change”, Ecological Indicators 14 (2012) 202–208;
van Strien, A.J., Pannekoek J. & Gibbons D.W., 2001. Indexing European bird population trends using results of national monitoring schemes: a trial of a new method. Bird Study 48: 200-213
Eventuali riferimenti web:
http://www.reterurale.it/farmlandbirdindex;
http://www.mito2000.it/
Limitazioni:
La lettura dell'andamento dell'indicatore deve essere accompagnata dalla consapevolezza che esso non è direttamente correlabile all'impiego di PF poiché non riflette solamente l'effetto che i prodotti fitosanitari possono provocare sulle specie ornitiche. Le dinamiche descritte dai trend di popolazione delle specie che vivono negli ambienti agricoli sono influenzate, infatti, da fattori tra loro molto diversi, a partire dall’insieme delle pratiche agricole e di gestione del territorio che incidono sulla qualità degli habitat, sull’integrità e la funzionalità degli agro-ecosistemi che vanno a sommarsi a quelle provocate dall'uso di PF in agricoltura. Inoltre, tali fattori variano nel tempo e rispetto ai diversi paesaggi agrari italiani, che spaziano dai meleti trentini agli agrumeti siciliani. Valutare l'effetto esclusivo dei pesticidi sugli uccelli, in un contesto complesso e multivariato come quello degli attuali agro-ecosistemi italiani, interessati da trasformazioni paesaggistiche e modalità di gestione agricola che vanno al di là dell'impiego dei pesticidi, richiederebbe l'attivazione di una linea di ricerca di ampio respiro, ad hoc e tempi lunghi che si auspica in futuro comunque si possa iniziare a realizzare.
Ulteriori azioni:
Un maggiore e più diretto collegamento tra l’andamento delle popolazioni di uccelli e l’uso dei prodotti fitosanitari potrebbe essere stabilito, tra l’altro: disponendo dei dati relativi all’utilizzo dei pesticidi (mappe di distribuzione dei pesticidi con indicazioni sulle quantità), alla tipologia di colture (mappe dettagliate), ecc. in serie storiche.
In futuro non si esclude che la metodologia utilizzata per la selezione di uccelli sensibili ai prodotti fitosanitari possa essere implementata con l'integrazione di ulteriori conoscenze o esperienze dedicate in modo mirato allo studio di queste dinamiche. Inoltre, si potrebbe valutare l'opportunità di un eventuale confronto del trend dell'indicatore, dentro e fuori le aree protette.
Fonte dei dati:
MiPAAF (Coordinamento MITO2000)
Metodologia di raccolta dei dati:
L’indicatore è calcolato con una lista di specie ornitiche selezionata appositamente.
Considerata l'assenza di informazioni provenienti da studi mirati e di dati bibliografici specifici sulla sensibilità delle singole specie ai prodotti fitosanitari in Italia, la lista è stata definita non sulla base della sensibilità ai PF, ma piuttosto dell'esposizione, ritenendo che una specie che frequenta ambienti dove vengono impiegati maggiormente i PF sia potenzialmente più sensibile di specie meno esposte. Le specie sono state individuate a partire dalla lista delle specie nidificanti che compongono il Farmland Bird Index (FBI), cui sono state aggiunte alcune altre specie che si ritengono particolarmente esposte ai PF sulla base delle informazioni relative all'impiego e alla distribuzione dei PF in Italia e all'ecologia delle specie in questione.
Per la selezione finale degli uccelli più sensibili ai prodotti fitosanitari si è considerata l'esposizione globale delle diverse specie di uccelli delle zone agricole, in base a fattori quali gli ambienti frequentati dalla specie, l'alimentazione nelle diverse fasi di crescita, i luoghi dove viene allevata la prole. Nella scelta finale, l'esposizione complessiva ai prodotti fitosanitari include anche considerazioni sugli eventuali effetti sinergici di prodotti diversi, sugli aspetti secondari legati all'applicazione delle sostanze come il disturbo arrecato dai macchinari per lo spargimento dei PF e infine sui potenziali effetti di prodotti di sintesi come fungicidi, molluschicidi, rodenticidi ecc. che presentano dinamiche meno immediate rispetto a quelle determinate da erbicidi o insetticidi, ma che senza dubbio hanno effetti negativi sulla biodiversità, come dimostrato anche in letteratura scientifica.
Come il Farmland Bird Index (FBI), anche l’indicatore Popolazione di uccelli sensibili ai prodotti fitosanitari per poter essere calcolato necessita di una serie di dati raccolti a lungo termine e su scala nazionale. A questo scopo ben si presta il progetto MITO2000 (Monitoraggio ITaliano Ornitologico) cheha prodotto, in 15 anni di rilevi (2000-2014), una banca dati sull’avifauna nidificante contenente informazioni raccolte in maniera standardizzata ed omogenea su tutto il territorio italiano (pur con alcune differenze tra le regioni nell’intensità di copertura nei vari anni).
Le particelle (UTM 10x10 ) da campionare sono selezionate principalmente in base a due criteri: 1) devono essere state visitate almeno una volta; 2) devono preferibilmente contenere una percentuale significativa di ambienti agricoli e forestali.
L’esplorazione di ciascuna particella comporta l’esecuzione, generalmente, di 15 punti d’ascolto da eseguirsi in altrettanti quadrati di un km di lato, a loro volta individuati, nella fase iniziale del progetto, in base a una procedura di randomizzazione statistica. Solamente per le particelle al confine nazionale e sulla costa è previsto un numero minore di stazioni, in proporzione alla superficie della particella stessa. Per rispettare il più possibile le caratteristiche di “casualità” della selezione dei quadrati, il punto d’ascolto veniva eseguito il più vicino possibile al centro del quadrato (compatibilmente con le condizioni presenti). Attualmente, la scelta delle stazioni da censire viene fatta in maniera prioritaria su quelle stazioni che sono state visitate il maggior numero di volte e, avendo dal 2010 richiesto ai rilevatori di indicare le coordinate esatte del punto d'ascolto, è stata data l'indicazione di svolgere il punto d'ascolto esattamente nel solito posto. Nella banca dati MITO2000 affluiscono anche dati provenienti da programmi di monitoraggio regionali indipendenti, purché il metodo di raccolta dei dati sul campo sia conforme a quello utilizzato a livello nazionale.
La tecnica di rilevamento prescelta è quella dei punti di ascolto senza limiti di distanza (Blondel et al. in Ralph & Scott 1981). Per il calcolo dei trend si è utilizzato il numero degli individui.
La banca dati del progetto MITO2000 ha una struttura complessa che raccoglie, oltre alle informazioni sulla presenza degli uccelli, anche le caratteristiche ambientali dei siti in cui sono stati effettuati i rilievi, fornendo uno strumento utile per indagare in maniera analitica le relazioni tra gli uccelli e l’ambiente.
Frequenza di rilevazione dei dati:
Annuale
Disponiblità dei dati:
Disponibilità totale
Unità di misura:
Numero indice
Descrizione della metodologia di elaborazione:
L'indicatore aggregato “Popolazioni di uccelli sensibili ai prodotti fitosanitari” è stato calcolato come media geometrica degli indici di popolazione relativi alle singole specie (Gregory & van Strien, 2010; van Strien et al., 2012). Il metodo è uguale a quello utilizzato per il FBI, quindi per dettagli sul metodo di calcolo si veda la relazione “Metodologie e database” http://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15032.
Per ogni anno di indagine, la stima dell'indicatore viene effettuata tenendo conto dei valori degli indici di popolazione delle singole specie e del loro errore standard (Agresti, 1990; Gregory et al., 2005) ed è corredata dal relativo intervallo di confidenza al 95%. L'intervallo di confidenza va interpretato come una misura della variabilità riferita ai valori dei singoli indici che compongono l'indicatore: per ogni anno di studio, più ampie sono la variabilità dei singoli indici e l'incertezza della loro stima, più ampio sarà l'intervallo di confidenza dell'indicatore aggregato.
L'andamento di popolazione delle specie incluse nell'indicatore aggregato viene calcolato utilizzando il software TRIM (TRends and Indices for Monitoring data) (Pannekoek e van Strien, 2001; van Strien et al., 2001).
L'utilizzo di TRIM viene raccomandato nell'ambito del progetto di monitoraggio Pan-europeo PECBMS (Pan European Common Bird Monitoring Scheme) coordinato dallo European Bird Census Council ai fini della comparabilità degli indici provenienti dai diversi Paesi europei.
TRIM fornisce due prodotti principali:
• indici annuali
• tendenze sull'intero periodo
TRIM in base ai risultati dei modelli per una determinata specie permette di definire alcune categorie di andamento delle popolazioni nidificanti. La definizione di tali categorie viene effettuata tenendo in considerazione il valore della variazione media annua (tendenza moltiplicativa), ma anche il suo grado di “incertezza”, costituito dall'intervallo di confidenza al 95% (ovvero il valore della tendenza ± 1.96 volte l'errore standard della tendenza stessa). Gli andamenti vengono classificati nel seguente modo:
• Incremento forte – incremento annuo statisticamente significativo maggiore del 5%;
• Incremento moderato - incremento statisticamente significativo, ma con valore di variazione non significativamente maggiore del 5% annuo;
• Stabile – assenza di incrementi o diminuzioni statisticamente significative e variazione media annua generalmente inferiore al 5%;
• Diminuzione moderata - diminuzione statisticamente significativa, ma con valore di variazione non significativamente maggiore del 5%;
• Declino forte – diminuzione annua statisticamente significativa maggiore del 5%;
• Incerto - assenza di incrementi o diminuzioni statisticamente significative e variazione media annua generalmente superiore al 5%. Ricadono in questa categoria le specie per le quali, a partire dai dati analizzati, non è possibile definire statisticamente una tendenza in atto. L'incertezza statistica deriva da molteplici fattori tra i quali possiamo ad esempio includere la presenza di valori molto dissimili dell'indice di popolazione da un anno con l'altro o la diversa tendenza calcolata nelle unità di campionamento (in alcune particelle la specie può aumentare, mentre in altre diminuire). Per le specie più abbondanti e meglio distribuite l'inclusione nella categoria non significa necessariamente che l'andamento non sia realistico.
Copertura spaziale:
Nazionale
Copertura temporale:
2000-2014
Sebbene la qualità dell’informazione risulti alta, essendo l’indice accurato, comparabile nel tempo e nello spazio, la sua rilevanza è ridotta dal fatto che l’indice non dipende esclusivamente dall’uso dei prodotti fitosanitari, ma dall’insieme delle pratiche agricole e di gestione del territorio che incidono sulla qualità degli habitat, sull’integrità e la funzionalità degli agro-ecosistemi. L’indice, pertanto, può essere considerato come una proxy dell’impatto dei prodotti fitosanitari sulla biodiversità.
Descrizione dello stato e trend:
La “Popolazioni di uccelli sensibili ai prodotti fitosanitari” mostra una regolare tendenza alla diminuzione; a partire dal 2011 raggiunge i valori più bassi e, nel 2014, si assesta al 63,34% del valore che aveva nel 2000 (Tabella 1 e Figura 1).
L'andamento dell'indicatore rispecchia i trend delle specie: quattro specie (torcicollo, allodola, saltimpalo, averla piccola) hanno un andamento in declino forte, nove specie (cappellaccia, cutrettola, ballerina bianca, cesena, passera d'Italia, passera sarda, passera mattugia, verdone, cardellino) sono in declino moderato, quattro specie (quaglia, tortora selvatica, calandra, strillozzo) sono stabili e solo quattro specie (upupa, storno, storno nero, ortolano) sono in incremento moderato, nessuna in incremento forte. In sintesi, il 60%delle specie considerate mostra un andamento in declino (Tabella 2).
Commenti:
L’andamento della “Popolazione di uccelli sensibili ai prodotti fitosanitari” è riportato nella Figura 1, mentre la Tabella 1 è riportato il valore assunto dall’indicatore nei vari anni.
Per ogni anno di indagine, la stima dell'indicatore viene effettuata tenendo conto dei valori degli indici di popolazione delle singole specie e del loro errore standard (Agresti, 1990; Gregory et al., 2005) ed è corredata dal relativo intervallo di confidenza al 95%. L'intervallo di confidenza va interpretato come una misura della variabilità riferita ai valori dei singoli indici che compongono l'indicatore: per ogni anno di studio più ampie sono la variabilità dei singoli indici e l'incertezza della loro stima, più ampio sarà l'intervallo di confidenza dell'indicatore aggregato.
L'andamento di popolazione delle specie incluse nell'indicatore aggregato viene calcolato utilizzando il software TRIM (TRends and Indices for Monitoring data)(Pannekoek e van Strien, 2001; van Strien et al., 2001). Nello specifico nella Tabella 2 sono riepilogati gli andamenti di popolazione registrati nei 15 anni di indagine, per le specie. Per ciascuna specie sono riportati l'andamento di popolazione stimato per il periodo 2000-2014; la scala di selezione dei dati (nazionale, zona ornitologica Pianure alluvionali, zona ornitologica Zone collinari); il numero di casi positivi, ovvero il numero di volte che, nel periodo considerato, è stato rilevato almeno un individuo della specie nelle unità di rilevamento selezionate per le analisi; il numero di unità di rilevamento; particelle o punti, (N. siti); la variazione media annua (con il relativo errore standard) ed infine la significatività degli andamenti 2000-2014 .
La lettura dell'andamento dell'indicatore deve essere accompagnata dalla consapevolezza che esso non è direttamente correlabile all'impiego di PF poiché non riflette solamente l'effetto che i prodotti fitosanitari possono provocare sulle specie ornitiche. Le dinamiche descritte dai trend di popolazione delle specie che vivono negli ambienti agricoli sono influenzate, infatti, da fattori tra loro molto diversi, a partire dall’insieme delle pratiche agricole e di gestione del territorio che incidono sulla qualità degli habitat, sull’integrità e la funzionalità degli agro-ecosistemi che vanno a sommarsi a quelle provocate dall'uso di PF in agricoltura. Inoltre, tali fattori variano nel tempo e rispetto ai diversi paesaggi agrari italiani, che spaziano dai meleti trentini agli agrumeti siciliani. Valutare l'effetto esclusivo dei pesticidi sugli uccelli, in un contesto complesso e multivariato come quello degli attuali agro-ecosistemi italiani, interessati da trasformazioni paesaggistiche e modalità di gestione agricola che vanno al di là dell'impiego dei pesticidi, richiederebbe l'attivazione di una linea di ricerca di ampio respiro, ad hoc e tempi lunghi che si auspica in futuro comunque si possa iniziare a realizzare.
- Titolo Figura 1: Andamento dell'indicatore Popolazioni di uccelli sensibili ai prodotti fitosanitari su scala nazionale nel periodo 2000-2014.
Fonte RRN/LIPU/MITO 2000
Legenda Le linee nere tratteggiate rappresentano l'intervallo di confidenza al 95%. Titolo Tabella 1: Valori assunti dall'indicatore Popolazioni di uccelli sensibili ai prodotti fitosanitari e relativo intervallo di confidenza al 95% nel periodo 2000-2014. Fonte RRN/LIPU/MITO 2000 Anni Indicatore Popolazioni di uccelli sensibili ai PF Intervallo di confidenza 2000 100 2001 90.59 (82,37 – 98,81) 2002 96.58 (87,79 – 105,38) 2003 90.7 (81,12 – 100,29) 2004 89.35 (80,21 – 98,50) 2005 85.66 (76,83 – 94,49) 2006 80.17 (70,29 – 90,05) 2007 74.92 (63,87 – 85,97) 2008 78.64 (67,30 – 89,98) 2009 71.8 (65,84 – 77,76) 2010 73.349999999999994 (67,61 – 79,09) 2011 72.930000000000007 (67,10 – 78,76) 2012 67.290000000000006 (61,79 – 72,79) 2013 60.7 (55,52 – 65,88) 2014 63.34 (58,31 – 68,37) Titolo Tabella 2: Riepilogo degli andamenti di popolazione registrati nei 15 anni di indagine, per le specie (2000-2014) Fonte RRN/LIPU/MITO 2000 Specie 2000 Scala N. Positivi N. siti Variazione media annua ± ES Sig. 2014 Quaglia = PA 316 101 -0,07 ± 1,09 Tortora selvatica = NAZ 3,067 788 0,25 ± 0,26 Upupa + NAZ 2,067 644 1,02 ± 0,4 * Torcicollo -- NAZ 906 432 -6,23 ± 0,62 * Calandra = NAZ 152 64 -0,56 ± 1,65 Cappellaccia - NAZ 1,487 388 -1,35 ± 0,33 ** Allodola -- PA 490 128 -8,65 ± 0,57 ** Cutrettola -
-NAZ 801 215 -2,84 ± 0,56 ** Ballerina bianca PA 291 101 -4,59 ±1,08 ** Saltimpalo -- PA 251 108 -18,2 ± 1,58 ** Cesena - NAZ 230 87 -5,21 ± 0,95 ** Averla piccola -- PA+CO 760 284 -7,12 ± 0,65 ** Storno +
+NAZ 2,733 649 1,19 ± 0,37 ** Storno nero NAZ 520 131 4,17 ± 0,82 ** Passera d'Italia - NAZ 3,993 877 -3,94 ± 0,27 ** Passera sarda - NAZ 617 148 -5,2 ± 0,57 ** Passera mattugia - NAZ 2,752 748 -3,03 ± 0,37 ** Verdone - NAZ 3,601 929 -3,67 ± 0,25 ** Cardellino - NAZ 4,364 1,024 -2,94 ± 0,2 ** Ortolano + NAZ 207 84 2,75 ± 1,38 * Strillozzo = PA 225 85 1,54 ± 1,1 Legenda: Scala di selezione dei dati (NAZ = nazionale, PA = zona ornitologica Pianure alluvionali, CO = zona ornitologica Zone collinari); Significatività (* = p<0.05; ** = p<0.01) degli andamenti 2000-2014 Simboli utilizzati per gli andamenti: =: stabile; +: incremento moderato; ++: incremento forte; -: declino moderato; --: declino forte.